Una delle piste ciclabili più belle del nord Italia. Una bellissima avventura lenta in famiglia tra natura e sport. Tanti bei luoghi da visitare nella terra dei pizzoccheri. Ecco i nostri 7 giorni estivi valtellinesi all’insegna del relax, del movimento su 2 ruote a pedali e della buona cucina. Foto e consigli genuini tutti nell’articolo per scoprire la Valtellina in bici.
Valtellina in bici: la ciclopedonale dell’Adda
Ti racconto la bellissima esperienza fatta in estate. Si tratta di 7 bellissimi giorni che abbiamo deciso di passare in Valtellina percorrendo la sua favolosa ciclovia che parte da Colico proprio di fronte al lago di Como e si conclude a Bormio.
La scelta è stata azzeccatissima, infatti i 114 km che la compongono sono percorribili veramente da tutti gli amanti delle 2 ruote senza motore e sono dedicati quasi completamente alle biciclette salvo in alcuni piccoli tratti di attraversamento. Il percorso si snoda lungo l’Adda attraversando la sua valle, i suoi meravigliosi paesi, i prati e le coltivazioni di mele della zona, senza dimenticare il panorama dei vigneti di Sassella ed Inferno tipici di questo territorio.
E’ senza dubbio una delle attrazioni turistiche più belle della Valtellina, creata sfruttando in maniera sostenibile il territorio, spettacolare e sempre in costante miglioramento e manutenzione.
I punti più conosciuti che si toccano sono appunto Colico, Morbegno, Sondrio, Tirano Grosio e Bormio. I km sono 114 ma la ciclabile è pressoché un piano che sale poco per volta fino all’ultimo tratto verso Bormio dove ovviamente la fatica è un po’ più importante ma assolutamente fattibile.
Per i ciclisti provetti è un piacere arrivare fino a Bormio, per gli altri un po’ meno ma comunque realizzabile e per chi come noi ha bisogno di aiuto, l’e-bike è la soluzione perfetta. Grazie a questa opzione Gibi ed io siamo riusciti a conquistare in bicicletta posti che avremmo raggiunto solo con altri mezzi di locomozione.
Lungo il Sentiero ci sono un buon numero di aiuti e spunti per chi lo percorre: rent a bike per affittare le bici, aree di sosta, tratti di ciclovia completamente all’ombra e moltissime possibilità di fare deviazioni e visitare luoghi. Ovunque è presente una buona segnaletica che orienta perfettamente e si incontrano moltissimi ciclisti, famiglie, bambini, gente che passeggia. Sparse un po’ ovunque ci sono anche fontanelle e zone relax.
L’avventura
La scelta di come affrontare l’avventura è molto personale: c’è chi la fa avanti e indietro nella giornata, chi ne percorre solo dei tratti, chi si porta la sua bicicletta e chi l’affitta in zona. Il Sentiero è accessibile da moltissimi punti della valle e presso uno qualunque dei ponti che attraversano l’Adda, quindi non è necessario programmare chissà quale percorso, basta essere in zona e voler pedalare un po’.
Noi abbiamo fatto una scelta un po’ diversa, nel senso che abbiamo pensato di farla tutta e a tratti per poter stare più giorni in zona e creare così una vacanza aggiungendo anche qualche altra visita ed esperienza fattibile nei dintorni, in perfetto stile slow molto appagante. Abbiamo optato per un’avventura di famiglia e quindi siamo partiti tutti e tre, Gibi ed io con l’e-bike mentre Luca con una mountain bike tradizionale.
Il pensiero che ci ha un po’ impegnati all’inizio è stato: come ci organizziamo per farla a tratti portandoci le nostre bici da casa? Quindi ci siamo studiati benissimo tutto il percorso, cercato dei posti dove dormire tra una tappa e l’altra, le deviazioni da fare e i luoghi da visitare e gli orari dei treni che ben collegano tutta la valle. A quel punto abbiamo deciso di partire in macchina con tutto l’occorrente per stare via più giorni in sella ad una bici.
Ed ecco quindi il nostro percorso intrapreso nel mese di luglio, con il dettaglio delle soste compresi intoppi tecnici e cambi di programma.
Avventura lenta
Giorno 1 Colico
Verso mezzogiorno siamo arrivati a Colico e abbiamo subito cercato un parcheggio comodo e ben sicuro per lasciare l’auto un po’ di giorni. Colico è una deliziosa località molto curata e soprattutto situata proprio di fronte al lago di Como. Essendo così bella e comoda è molto frequentata dagli amanti degli sport d’acqua e della tintarella che si può prendere lungo le spiagge di erba a ridosso della sponda del lago.
Il suo centro è molto vivace e ricco di vita, ristoranti, localini e posti dove dormire. Infatti siamo riusciti a pernottare proprio di fronte allo specchio d’acqua presso il Marina Apartments. Ci siamo trovati molto bene, check-in autonomo molto facile, appartamento carino con tutto quello che serve per soggiornare, cucina compresa, prezzo buonissimo.
L’unico intoppo se così vogliamo chiamarlo, è il fatto che essendo vicino all’acqua e in estate, abbiamo dovuto convivere con le zanzare, cosa assolutamente naturale ma che non avevamo preso in considerazione. Da ricordare nella preparazione del materiale per esperienze di questo tipo.
Il pomeriggio lo abbiamo riservato a fare un po’ di giri in bici nei dintorni e cercare la partenza del Sentiero Valtellina che è proprio nel centro del paese a 100 mt dal nostro appartamento. La sera abbiamo cenato in un locale giovane e frizzante a conduzione famigliare di fronte al lago e proprio vicino al nostro appartamento, il Blue River, dove abbiamo mangiato del buon pesce di lago e bevuto degli ottimi cocktails.
Ci siamo concessi anche una bella passeggiata serale lungo le sponde. La giornata è stata bella piena proprio come piace a noi: quindi siamo andati a dormire tutti contenti e soddisfatti nell’attesa di iniziare la nostra avventura.
Giorno 2 Morbegno
E finalmente ha avuto inizio la pedalata attraverso la Valtellina. Ci siamo alzati di buon’ora, fatto una classica colazione di fronte al lago e dopo aver controllato bene le bici e tutti i nostri averi per i successivi giorni, siamo partiti. Il tratto deciso in precedenza è stato Colico-Morbegno. Siamo passati nella Riserva del Pian di Spagna su un sentiero sterrato ma molto comodo ed ombreggiato.
La pedalata è stata piacevole, lunga non più di 20 km praticamente in piano. Abbiamo goduto di un bel paesaggio sulla valle e le cime che la sovrastano. La temperatura estiva è decisamente calda e il sole in alcuni punti picchia molto forte.
Giunti a Morbegno, siamo stati nel centro storico dove abbiamo acquistato del prosciutto, del formaggio e del pane tipici nella bellissima Bottega storica dei F.lli Ciapponi, molto rinomata in zona e che porta avanti le tradizionali tecniche di conservazione ed invecchiamento dei prodotti tipici. Vi consigliamo di visitarla se si è da quelle parti.
La Bottega ha un’insegna antica, un retro a volte e colonne e cantine umide perfette per far stagionare il formaggio Bitto, i salumi, le bresaole e conservare i vini della zona. Non si esce mai senza aver comprato qualcosa: noi, oltre al pranzo al sacco abbiamo anche comprato la farina da polenta taragna da portare a casa.
Nel pomeriggio ci siamo diretti verso la seconda tappa di pernottamento. In genere sono sempre io che scelgo i posti dove dormire perché mi piacciono particolari, in zone caratteristiche e molto puliti. Per la seconda notte ho scelto l’Agriturismo l’Eco.
Qui i miei compagni di viaggio, prima di arrivarci, mi hanno un po’ rimproverata in quanto questo meraviglioso posto è situato in mezzo alla natura ma un po’ lontano rispetto alla nostra ciclabile di riferimento. Per raggiungerlo da Morbegno bisogna percorrere almeno 5 km in salita e addentrarsi in un bosco e un sentiero sterrato utilizzato una volta dai pastori.
Il luogo è bellissimo, con una vista spettacolare e completamente immerso nel verde. L’accoglienza è stata buona, la struttura è un’antica casa ristrutturata nello stile e materiali tipici. L’offerta gastronomica è di cibi della tradizione genuini e prodotti da loro. La notte è trascorsa benissimo, nel silenzio e nella pace totale. Buon rapporto qualità prezzo.
Giorno 3 Sondrio
Al mattino, dopo una buona colazione con prodotti del territorio, siamo partiti con molte aspettative su cosa ci avrebbe offerto la pedalata verso la tappa Morbegno-Sondrio. La tappa è di 25 chilometri sempre pianeggianti tra boschi, rive del fiume e qualche frazione. L’arrivo è in prossimità della zona di Albosaggia, non lontano dalla quale abbiamo dormito all’agriturismo Stella Orobica. Prima di giungere all’agriturismo siamo passati ad acquistare un po’ di viveri per il tragitto.
L’agriturismo Stella Orobica, a gestione contadina famigliare molto dinamica, si trova ad Albosaggia a 5 km dal centro di Sondrio. Nel pomeriggio abbiamo passeggiato nella zona, osservato gli allevamenti e constatato come nel giro di una manciata di chilometri vi sia una bella differenza di paesaggio e conduzione di vita con la vicina Sondrio. Il pernottamento e la ristorazione sono stati buoni. Prezzo adeguato.
Giorno 4 Tirano
La giornata non è iniziata troppo bene, in quanto il tempo ci ha abbandonato un po’. Abbiamo infatti preso un po’ di pioggerella a partire dall’agriturismo fino all’inizio del Sentiero. Fortunatamente il tempo si è aggiustato e tutto è andato per il meglio. Pedalare con la pioggia non è mai bellissimo, almeno per me, ma quando sei in giro in bici ti devi adeguare. Il tratto previsto per la giornata: Sondrio-Tirano con pernottamento di 3 notti.
Questi 30 km di ciclabile sono molto caratteristici, in parte tra borghi, strade di campagna e zone ben attrezzate per il tempo libero, la bici e le passeggiate. Tavolini, aree gioco e prati costeggiano l’Adda e il torrente Poschiavo fino ad arrivare a Tirano. Il dislivello da percorrere è poco, circa 200 mt quindi anche questo tratto è fruibile da tutti.
Negli ultimi km prima di entrare in città ci si può deliziare pedalando accompagnati da moltissime piantagioni di mele. Arrivati a Tirano ci siamo diretti nella zona di Sernio per sistemarci presso la Cà Marchesi, casa vacanza da gestire in autonomia molto accogliente con parcheggio, giardino, solarium e meleto annesso. Il posto è tranquillo ma vicino a Tirano.
Giorno 5 Bormio
A questo punto avremmo dovuto completare in bicicletta la tratta fino a Bormio, ma purtroppo dopo essere partiti la mia bicicletta ha avuto un guasto non risolvibile da noi. Essendo un giorno festivo abbiamo rinunciato così alla pedalata finale decidendo per un cambio di programma. Gibi e Luca sono tornati a Colico in treno per recuperare la macchina ed io ho iniziato a programmare gli ultimi 3 giorni in zona.
Al pomeriggio ci siamo comunque recati a Bormio in macchina per fare una piccola visita della località e alla sera alla Festa del pizzocchero di Teglio che abbiamo scoperto esserci proprio nei giorni della nostra permanenza in zona.
Bellissima manifestazione, molto festaiola, con grandi tavoloni dove si mangia tutti assieme i buonissimi pizzoccheri ma anche polenta taragna e altre specialità, accompagnati da musica allegra.
Giorno 6 Trenino Rosso del Bernina
Per questa giornata abbiamo pensato di prendere da Tirano il famosissimo Trenino Rosso del Bernina, esperienza che puoi trovare al link di questo articolo:
Trenino Rosso del Bernina in estate un viaggio slow nel cuore delle Alpi
La giornata è stata bellissima, a bordo del Bernina Express all’insegna di un meraviglioso viaggio attraverso la tratta che dal 2008 è patrimonio UNESCO fino a St.Moritz in Svizzera.
Giorno 7 Passo dello Stelvio
Per l’ultimo giorno trascorso in questo meraviglioso paradiso, alla mattina siamo stati al passo dello Stelvio, il maestoso passo automobilistico più alto d’Italia raggiungibile tramite una tortuosa e serpeggiante strada che si inerpica sulle Alpi Retiche e che collega, solo in estate, Lombardia, Alto Adige e Svizzera. Regno indiscusso per ciclisti veri e motociclisti, è sempre emozionante.
Nel pomeriggio invece, durante il ritorno verso casa, abbiamo fatto una deviazione verso il Ponte nel Cielo. Si tratta di una fantastica passerella tibetana lunga 234 metri, alta 140 mt e larga 1 mt: la più alta d’Europa e situata in Val Tartano, una valle laterale nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Una bella esperienza, con vista panoramica sulla valle e sulle montagne.
Valtellina da vivere
Innanzi tutto devo proprio dire che questa settimana ci ha veramente rigenerato. Nonostante dei piccoli intoppi abbiamo trascorso dei giorni bellissimi e soprattutto tutti e 3 assieme, il che già vale la vacanza, inoltre abbiamo potuto vivere appieno una zona che conoscevamo già per averci trascorso qualche altro giorno in maniera differente.
Percorrere tutti questi km con le nostre bici ci ha gratificato molto e ci ha permesso di vivere in simbiosi con il luogo e la natura. E già è un consiglio per chi ama questo tipo di avventure.
Per chi decide di farla in un giorno, le soste saranno decisamente meno ma si avrà la piacevole sensazione di aver pedalato per un bel po’ di chilometri in mezzo a paesaggi che cambiano continuamente, tra altre persone ognuna con la propria motivazione e il proprio obiettivo, ma sempre molto cordiali, senza nessuna competizione particolare e molti con una tendenza slow come la nostra.
I piccoli borghi che si attraversano sembrano dei luoghi da sogno, le aziende agricole non mancano così come le piantagioni di mais, i frutteti e le vigne. Gli animali sono tantissimi: cavalli, mucche, asini, galline, uccelli vari e tutti gli abitanti del sottobosco. Per non parlare degli scorci e del paesaggio. I cellulari e le macchine fotografiche possono immortalare in ogni momento scorci mozzafiato.
Il dispiacere per non aver compiuto tutto il tragitto fino alla fine un po’ c’è stato, ma è comunque da stimolo per ritornarci. Anche se per ritornarci non c’è bisogno di altri stimoli se non quelli che il territorio regala di suo.
In zona ci sono moltissime possibilità di svago, sport, trekking, visite e quant’altro, a partire dalle terme di Bormio, all’escursione a Livigno ai soggiorni in montagna, quindi per tutti i gusti.
L’enogastronomia valtellinese è spettacolare: pizzoccheri, sciatt, polenta taragna, la famosa bisciola dolce tipico, i vini, le mele, la bresaola, i taroz, il pane di segale. Ve ne parleremo ancora.
La preparazione di tutto l’occorrente per stare via più giorni in sella ad una bici ovviamente è stata essenziale e meticolosa e devo dire piuttosto azzeccata. Bisogna pensare in maniera dettagliata a tutto e anche di più perché non si sa mai. Ma vi racconterò la nostra organizzazione personale come idea e consiglio in un’ altra occasione considerato che abbiamo ripetuto altre volte questo tipo di esperienza ed è nostra intenzione ripeterla ancora.
Per quanto riguarda i treni per gli spostamenti eventuali e per chi decide di recarsi in zona solo con il treno da altre regioni, controllare bene orari coincidenze e che su di essi si possa caricare la bici.
I bambini possono tranquillamente percorrere la ciclovia, ma ognuno valuti bene le loro capacità e performance per organizzare al massimo il tour.
Veniamo ora ad alcuni link utili:
La bottega Fratelli Ciapponi a Morbegno nella quale non si può non fare un salto per degustare e acquistare prodotti tipici, visitare le cantine ed entrare in una bottega di una volta
L’Azienda agrituristica L’ECO che è un luogo da sogno in mezzo al verde, sopra a Morbegno forse un po’ fuori mano, ma nel quale si sta benissimo e si mangia incredibilmente bene.
E adesso tutti in sella alla bicicletta. Noi da quando abbiamo scoperto le e-bike non ci fermiamo più. Se hai fatto qualche esperienza simile ci potrai capire.