Oggi ti racconto il mio viaggio genuino nel mondo del pomodoro e della mia ricetta del sugo e metodo di conservazione per mantenere intatte proprietà, aromi, sapori
Sugo di pomodoro: la ricetta migliore
Oramai è storia conosciuta quella del pomodoro. Originario dell’America centrale e meridionale e di colore giallo, in Europa incomincia ad essere apprezzato come ortaggio solo nel 1600, primo perché è proprio qui che trova terra e clima adatti alla sua coltivazione e secondo perché fino a quel momento i suoi frutti erano considerati addirittura velenosi.
In effetti il pomodoro appartiene alla famiglia delle solanaceae che si caratterizza per essere una delle famiglie più ricche di specie pericolose. Il suo colore qui da noi si è trasformato in un bel rosso vivo, e appurato che il pomodoro velenoso non era, da questo momento ha iniziato ad essere largamente e diffusamente utilizzato in cucina fino a diventare il re indiscusso della cucina mediterranea.
Pomodoro: varietà
Le numerose varietà coltivate qui nel nostro Paese, sono garantite da metodiche sempre più perfezionate ed innovative. La nostra produzione è di frutti particolarmente buoni, ricchi di qualità organolettiche che ci vengono richiesti in tutto il mondo. Oramai il pomodoro è apprezzatissimo sia per le sue caratteristiche nutrizionali che per la sua versatilità in cucina. E’ un’ottima fonte di licopene. Quest’ultimo è un carotenoide che vanta tra le sue innumerevoli virtù, proprietà antiossidanti, antitumorali, ipocolesterolemizzanti, antinfiammatorie e di protezione della retina e del sistema cardiocircolatorio.
La mia scelta
Per il mio sugo, io utilizzo i pomodori della varietà a grappolo. E’ una varietà particolarmente forte che ci regala grappoli di frutti tondi, resistenti alla spaccatura, che si conservano bene dopo la raccolta, del peso anche di 150 gr l’uno e di un bel rosso brillante. Il gusto di questi pomodori è buonissimo, abbastanza dolce, di consistenza compatta e sono anche molto succosi.
Ricetta genuina ingredienti
2 kg di pomodori a grappolo ben maturi
2 cipolle rosse di Tropea Calabria Igp o 4 se sono piccole
4 carote
2 gambi di sedano
sale qb
Procedimento
1 – Dopo aver ben lavato i pomodori, tagliarli in 4 parti e metterli in una pentola ben capiente, Durante la cottura produrranno molto liquido
2 – Aggiungere le cipolle rosse di Tropea tagliate a metà o in quattro in base alla loro grandezza. Le cipolle di Tropea sono eccezionali, dolci e altamente digeribili, tanto da dare un valore aggiunto ad ogni piatto. E’ grazie alla combinazione dei pomodori a grappolo e di questa cipolla che il sugo diventerà ben saporito e dolce allo stesso tempo
3 – A questo punto è ora di aggiungere le carote pelate, lavate e tagliate in pezzi grandi e il sedano tagliato anche lui in 2 o 3 parti. Entrambi cuoceranno meglio e rilasceranno il loro buon sapore al sugo
4 – Aggiunto il sale si mette tutto a cuocere per un’oretta a fuoco medio
5 – Una volta cotto il sugo si presenterà ancora succoso. E’ a questo punto che si procederà frullandolo ben bene con tutte le verdure eliminando il sedano che a nostro parere rilascia troppo gusto. Il sugo si presenterà bello denso e di un colore arancione scuro e avrà un inconfondibile sapore
Conservazione
Il sugo adesso è pronto per essere in parte utilizzato subito e in parte conservato per pastasciutte future.
Il mio metodo di conservazione prevede il congelamento in quanto veloce e a garanzia di conservazione. Versato freddo in barattoli di vetro da 250 cc ben chiusi si ripone direttamente in freezer. Al bisogno basterà scongelarlo accuratamente in frigo e si potrà utilizzare per condire la pasta
Consigli
Il mio è quello di non farne una quantità troppo elevata in modo da avere un sugo che non resti congelato per mesi e mesi, rischio che si corre quando si preparano le conserve in generale.
E’ molto veloce da fare e così si avrà sempre del prodotto fresco.
Io lo utilizzo direttamente per condire la pasta aggiungendo solo una bella grattugiata di formaggio e nessun condimento, per un effetto ipocalorico. Anche se l’aggiunta di un filo d’olio extravergine a crudo è utile per aiutare l’assorbimento del licopene. E’ scientificamente provato che il suo assorbimento nei prodotto cotti è favorito dall’aiuto di una sostanza grassa.
Cosa c’è di meglio da utilizzare se non l’olio extravergine d’oliva?
Preparandolo con questo procedimento e data la consistenza e la particolare dolcezza, non lo trovo particolarmente idoneo per altre preparazioni. Provalo e fammi sapere!