Pellegrinaggio alla grotta di Oulx

Sommario

In Valle di Susa per la precisione ad Oulx, c’è una grotta naturale di notevoli dimensioni dove nel 1967 è apparsa per la prima volta la Madonna. Parliamo della grotta della Madonna della Baume, un luogo mistico, spirituale, nel quale ritrovare sé stessi.

La grotta di Oulx e la sua storia

La veggente che in questo luogo ha incontrato l’Immacolata si chiamava Lucia Cassino ed era una semplice donna del popolo, moglie e madre di famiglia, quattro figli, cagionevole di salute, ricca di fede e che già negli anni della fanciullezza aveva avuto delle premonizioni.

Dopo un viaggio a Lourdes si accorgerà che le sue condizioni fisiche saranno straordinariamente migliorate e così la sua spiritualità si intensificherà. Nel 1967, quasi in analogia con Lourdes e guidata di un impulso superiore, sarà attirata proprio alla grotta di Oulx della quale non conosceva l’esistenza, seguita da un gruppo di persone che curiose l’avevano notata nel suo stato estatico.

Arrivata alla grotta Lucia resterà in contemplazione e la Madonna le chiederà di erigere proprio lì una cappella e un pozzo dal quale dovrà sgorgare acqua miracolosa. Chiederà anche penitenza e che si faccia pellegrinaggio alla grotta per chiedere la Grazia per tutta l’Umanità. Lucia senza sforzo alcuno poserà una grossa pietra al centro del luogo proprio dove l’Immacolata aveva posato i suoi piedi.

La Chiesa e le apparizioni della Madonna

Da allora avverranno altre apparizioni, ben 32, e il rapporto che si instaurerà tra la veggente e l’Immacolata diventerà intimamente mistico, tanto da segnarla in maniera irreversibile. L’Immacolata le lascerà dei messaggi che lei puntualmente trascriverà. La Chiesa non riconoscerà quanto accaduto, anzi le chiederà di rinnegare quanto successo o raccontato, ma Lucia non ritratterà mai nulla e alla morte del consorte si consacrerà completamente a Dio rinchiudendosi in un monastero dove vivrà fino alla fine dei suoi giorni, giunta nel 2002.

Da parte della Chiesa non c’è stata ancora nessuna pronuncia sull’autenticità delle apparizioni, ma questo non ha di certo scoraggiato i numerosi fedeli e pellegrini che qui si recano per ammirare, pregare e chiedere la Grazia all’Immacolata.

La grotta di Oulx

La grotta di Oulx è sul monte Seguret ad Oulx in frazione Beaume. E’ un sito naturale raggiungibile da Torino:

Autostrada A32 Torino – Bardonecchia, uscita Oulx Ovest seguire Bardonecchia ma deviare verso Torino per circa 1 km dove si noterà l’indicazione GROTTA DELLA BEAUME.

SS 24 del Monginevro, superare la deviazione Oulx e proseguire sulla SS 335 verso Bardonecchia fino alla frazione Beaume e prendere la deviazione GROTTA DELLA BAUME.

Subito dopo si potrà parcheggiare e proseguire a piedi.

La visita

La visita è possibile tutto l’anno e il sito è pubblico. La salita alla grotta è possibile tramite la scala oppure seguendo il sentiero parallelo. La grotta è bellissima, ben nascosta dal fitto bosco. L’acqua sgorga da ogni anfratto e il sito è sempre molto ordinato. Durante la salita ci si può riposare su una della panchine di legno appositamente posizionate per pregare o sostare. I roseti sono sempre molto curati.

L’Immacolata è nella grotta ai piedi della quale ci si può raccogliere in preghiera e contemplazione. Ovunque ex voto e ringraziamenti dei fedeli che hanno ottenuto la Grazia.

La grotta domina la vallata, di fronte ad essa si possono ammirare Oulx, Sauze d’Oulx e tutta la montagna circostante.

Link utili

Per recarsi in pellegrinaggio o visita, consultare il sito apposito così da avere le informazioni utili al momento e sempre aggiornate: L’Immacolata della Grotta di Oulx

Gli accompagnatori di Nordovest NoLimits Onlus, previo appuntamento, sono disponibili ad accompagnare i diversamente abili fino alla grotta grazie ad una carrozzina specifica per fuoristrada.

La Valle di Susa è altresì conosciuta per una altro capolavoro spirituale, che accoglie visitatori e pellegrini da tutto il mondo. Stiamo parlando della Sacra di San Michele. Cliccando su questo link potrai ammirare la magnificenza dell’Abazia.

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