Alla scoperta delle meraviglie della Danimarca

Sommario

La Danimarca è la terra dei mille contrasti, nella quale tutti possono trovare ciò che desiderano da un viaggio. E il trend di questi tempi è chiaro: sempre più persone si recano in Danimarca per visitarla o per fare le vacanze. Se si sta cercando un luogo slow da visitare senza fretta, nel quale godere di una qualità di vita superiore alla media e che offra la possibilità di vivere l’outdoor senza compromessi, le incontaminate lande danesi sono il paradiso.

Alla scoperta delle meraviglie della Danimarca

Si stanno riscoprendo le gioie della vita outdoor e con essa anche le esperienze nella natura. La voglia di campeggio sta spopolando tra i giovani, sono sempre più le persone che desiderano passare periodi di relax totale nei cottage nella foreste, c’è curiosità nel provare a svegliarsi nei boschi o di fronte ad un corso d’acqua e, come sempre, il camper si rivela essere una delle modalità più interessanti per un viaggio immersivo. Questo perché la vita di questi tempi è insopportabilmente veloce e concitata e senza l’adeguato rallentamento è solo causa di stress ed insoddisfazione.

Città è campagne. Relax e attività sportive. Cultura ed esperienze nella natura. Cibi gourmet o semplicemente street food. Paesaggi collinari o squarci pianeggianti. Campings e hotels. Attrazioni turistiche uniche e parchi naturali mozzafiato. Le occasioni non mancano per andare alla scoperta delle meraviglie della Danimarca. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

La Danimarca possiede ben 5 parchi nazionali ciascuno dei quali contiene e preserva paesaggi naturali preziosi ed unici, e una natura incomparabile. Questa ricchezza è importantissima sia per i danesi che per tutta l’Europa, considerando i fenomeni di distruzione naturali perpetrati dall’uomo ai danni della natura.

La storia paesaggistica danese si può tranquillamente dire che è secolare. Moltissime aree sono state a lungo disabitate e preservate favorendo così lo sviluppo di un ecosistema unico e magnifico.

Ma la cura ambientale ha anche il pregio di mescolarsi perfettamente con l’offerta culturale che, a sua volta, è di altissimo pregio e valore aggiunto per chiunque si rechi in questa terra.

I modi migliori per esplorare le meravigliose lande danesi sono senza dubbio la bicicletta, le escursioni a piedi e il cavallo. Ciò non toglie che l’obiettivo è sempre e solo quello di spostarsi ed godere il più possibile del paesaggio di ciò che le diverse aree possono offrire. Quindi ogni mezzo è buono.

Geograficamente il territorio danese si può suddividere in 4 aree, ciascuna delle quali possiede un’unicità di ispirazioni ed esperienze. Una piccola curiosità? Durante i nostri lunghi soggiorni qui, abbiamo scoperto che i danesi hanno un occhio di riguardo soprattutto per l’area di Copenhagen, mentre provano meno interesse per le altre zone. Il fenomeno è alquanto curioso. Ma c’è da dire che un conto è essere viaggiatori e turisti e tutto un altro conto è essere residenti in un luogo. Ciò che si cerca è completamente diverso. Quindi ci sta anche questo aspetto.

Nordjylland: la Danimarca più selvaggia

L’area danese più a nord è un vero e proprio paradiso terrestre. Tutto l’anno. Dalle meravigliose città da visitare e da vivere come Aalborg, basta spostarsi di pochi chilometri per immergersi in idilliaci paesaggi. Qui la natura domina incontaminata. In modo anche un po’ inospitale in certi frangenti. Ma è incredibilmente speciale.

In una manciata di passi puoi passare dal ruggente Mare del Nord alle sabbiose spiagge chilometriche che si perdono allo sguardo. Questo è il regno di Skagen con il Grenen, ovvero la lingua di terra più settentrionale della Danimarca dove si materializza l’incredibile fenomeno dell’incontro di due mari. Lo Skagerrak e il Kattegat si intrecciano dando vita ad una turbolenza visibile a occhio nudo che impedisce tanto la navigazione quanto la balneazione. Spettacolo allo stato puro.

Le dune lasciano ricordi indelebili. Sferzate da venti impetuosi, ospitano qua e là foche che si scaldano al sole e uccelli marini bellissimi. Fari che spuntano dalla sabbia, chiese sepolte nelle dune e torri antiche puntellano le coste che un tempo erano l’approdo difficile dei vichinghi del Nord e il punto di partenza e arrivo dei pescatori artici. Oggi conservano resti di architettura antica e bunker di battaglie più recenti, avvenute durante il secolo scorso.

Il Nordjylliand è soprattutto la terra del meraviglioso parco naturale Thy, il primo per estensione, che possiede la peculiarità di essere quasi completamente desertico. Solo sabbia e dune ma con una natura che è la più unica e rara del nord Europa. E dove non c’è sabbia ci sono i laghi. Il panorama è incontenibile e non sai dove dirigere lo sguardo dalla meraviglia senza fine che ti si presenta. Sicuramente è uno dei ricordi più intimi che ho di questo luogo incontaminato, che mi ha felicemente rapito con la sua bellezza.

Midtjylland: dal sogno alla realtà

A metà Danimarca c’è lo Jutland centrale, un luogo da sogno, dove provare mille esperienze corrisponde a realtà.

Anche qui è possibile trovare villaggi di charme, città deliziose come Aarhus e destinazioni particolari nelle quali scoprire cultura locale, abitudini, gusti e sapori tradizionali.

Ma la natura resta la meraviglia principale. Nello Jutland centrale è unica, costituita da coste infinite, brughiere a perdita d’occhio, paesaggi collinari selvaggiamente ondulati. Non si possono non amare le foreste perfette per le escursioni e, naturalmente, il fiume danese più lungo: il Gudenåen.

Noi abbiamo ammirato questi spettacolari paesaggi nel Mols Bjerge National Park, unico nel suo genere. Si tratta del secondo parco nazionale danese per estensione. Qui si cammina su terre che esistevano già durante l’era glaciale, ed è inutile dire che la natura è meravigliosamente incontrastata. Abbiamo scoperto la presenza di rari insetti, piante e lucertole particolari.

Se piace il birdwatching, una deviazione sul lago Stubbe Dø è d’obbligo.

Nel Midtjylland non mancano le rovine dei castelli medievali, i dolmen, i giganteschi tumuli funerari vichinghi che si stagliano nel paesaggio, le antiche case di pescatori e tutto il fascino di una terra che in antichità era abitata da gente tenace che ha dovuto sopravvivere a condizioni di vita particolarmente difficili.

Le possibilità di fare attività outdoor in questa parte di Danimarca non mancano di certo: bici, escursioni sui terreni dell’era glaciale, bagni freddi nel mare, kitesurf, kayak. Sono solo alcune delle possibilità che si presentano. Noi abbiamo utilizzato moltissimo la bici, attraverso paesaggi incontaminati e mozzafiato, anche perché il territorio al massimo è collinare quindi non richiede un grosso allenamento preparatorio, ma è percorribile da chiunque.

Fyn e Sydjylland: la felicità su un piatto d’argento

Il sud dello Jutland è anche la prima parte di territorio che, per chi arriva con i propri mezzi dall’Italia, si incontra. Qui sono tantissimi i turisti che arrivano dalla Germania e che adorano trascorrere le vacanze al mare o nei territori più centrali della zona.

Ci sono moltissime spiagge chilometriche, di sabbia finissima che offrono ai turisti la possibilità di fare le attività di mare. Naturalmente non si tratta di spiagge come intendiamo noi. Intanto sono soggette ad alte e basse maree molto pronunciate, poi c’è sempre molto vento e l’acqua non è propriamente calda. Diciamo che è possibile praticare un turismo da nord Europa, in mezzo alla natura incontaminata e con attività prettamente sportive: kayak, kitesurf, bici, escursioni.

Anche qui al sud la storia antica si fa sentire. Dai castelli ai siti vichinghi, è possibile imparare molto del passato della Danimarca che a noi era piuttosto sconosciuto.

Un luogo da non perdere è il parco nazionale Vadehavet. Non credo di aver mai visto un posto tanto affascinante in Europa. Si tratta del terzo parco nazionale danese per estensione ed è per l’80% sito UNESCO per la sua biodiversità e per il fatto che il suo panorama cambia praticamente tutti i giorni a causa delle maree e delle onde.

Tra canali, banchi di sabbia, barriere insulari, fango, dune di sabbia e praterie salmastre, la natura è incredibilmente straordinaria. Abbiamo visto colonie di foche enormi riposarsi su banchi di sabbia a poche centinaia di metri dalla spiaggia, raggiungibili durante la bassa marea.

La caratteristica di questa zona fa sì che che anche la gastronomia ne venga influenzata. Nello Jutland meridionale, infatti, si mangiano ostriche, gamberetti, gamberi, agnelli che vivono nelle paludi, salicornia e olivello spinoso, declinati nelle varie ricette.

Un mattino all’alba, armati di un piccolo secchiello, stivali di gomma e un po’ di estro fantasioso, anche noi siamo riusciti a raccogliere qualche ostrica, qualche conchiglia e qualche granchio. Una bella esperienza.

Lungo l’intera costa sono sparsi i resti dell’invasione atlantica da parte di Hitler. Per gli amanti della storia, questo lembo di territorio è un museo a cielo aperto. Ovunque è possibile scorgere bunker, torrette da difesa e residui che oramai fanno parte del paesaggio a ricordo di una guerra sanguinosa.

Ritornando alla natura, vorrei spendere ancora due parole sulle incredibili pedalate in spiaggia soprattutto al mattino e alla sera. Tramonti e albe ammirati direttamente dalla spiaggia, mi hanno aperto il cuore e hanno lasciato un segno indelebile nei miei ricordi. Mi sono sentita un tutt’uno con la natura circostante, a volte molto rilassato e a volte un po’ timoroso. Perché qui è la natura che comanda. Non l’uomo. Che al massimo deve cercare di controllarla per poter sopravvivere.

Un’ulteriore meraviglia si può ammirare in primavere e in autunno: il sole nero. Si tratta di un fenomeno che deriva dal movimento di enormi stormi di uccelli che danzano nel cielo. Parlo di 1 milione di esemplari che si muovono all’unisono e coprono il sole nel cielo rosso del tramonto.

Sjælland e Øerne: gemme preziose

E arriviamo al cospetto del territorio di Copenhagen con le sue gemme preziose. La zona è senza dubbio quella più ricca di cultura e storia.

Copenhagen è di certo una città brulicante di vita ed opportunità mentre la Sjælland ancora una volta vince per la natura incontaminata e la possibilità di fare molteplici esperienze outdoor. Sarà che qui ci sono ben due parchi nazionali, lo Skjoldungernes e lo Kongernes Nordsjælland, ma il territorio è spettacolare.

Il territorio dello Skjoldungernes è caratterizzato da piccoli ed incantevoli fiordi che aprono la vista su isole, isolotti, scogliere e praterie salmastre. Uccelli di ogni specie attirano gli amanti del birdwatching, che qui possono ammirare la maestosa aquila di mare.

Non di rado si incontrano avventurieri e viaggiatori che decidono di dormire all’aria aperta. Noi stessi, con il nostro camper, abbiamo passato notti incantevoli nella natura. Tra sentieri, colline, scorci e foreste c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Per quanto riguarda le città da visitare, consiglierei Roskilde, la città medievale sita sull’omonimo fiordo, ricca di storia e passato.

Prova una lenta e tranquilla escursione in canoa nel parco nazionale. Credo non ci sia niente di più rigenerante e riequilibrante. Volendo è possibile farla anche in barca a remi.

Passando nel territorio dello Kongernes Nordsjælland, ci si trova al cospetto di grandi laghi, foreste e animali selvatici quali volpi, daini di diverse specie, tassi. Il paesaggio è molto verde anche se qua e là si possono scorgere dune sabbiose.

Anche qui le tracce del passato sono ben visibili. Ma sono nelle foreste, quindi ancora più affascinanti. Parlo sempre di castelli, monumenti funerari, monasteri, strade abbandonate e resti di villaggi antichi.

I castelli più belli della zona sono Rosenborg e Amalienborg, visitabili all’interno. Magnifici.

Le attività outdoor da praticare sono molteplici, e i siti naturali si raggiungono tranquillamente a meno di un’ora di macchina da Copenhagen. Quindi, se ci si trova a visitare la città, in pochissimo tempo si possono raggiungere le foreste e lasciarsi ispirare dall’aria pulita e tersa.

L’atmosfera danese

Impossibile raccontare le meraviglie della Danimarca in un solo articolo. Questo piccolo assaggio, però, credo che possa ispirare. Inoltre, per come la penso io, la meraviglia più importante è l’atmosfera che si respira in queste terre.

Non vedo l’ora di tradurre in parole le sensazioni che ho provato e portato a casa dopo aver vissuto la Danimarca. Se è vero che il viaggio ti deve cambiare da dentro, allora la Danimarca è perfetta per tornare cambiati.

Il patto che si deve fare, però, è quello di viverla nel profondo. Una fuga veloce non è adatta a trarre beneficio dal mood danese, uno dei più rigeneranti e riequilibranti d’Europa. In Danimarca si deve stare per un periodo un po’ lungo e mettere in conto che ci si deve ritornare per assaporare più in profondità la sua essenza.

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