Di tipo sacro e devozionale, il sacro monte di Varallo riproduce in scala minore soprattutto i luoghi della vita e della Passione di Cristo. Questo sistema è in grado di offrire ai pellegrini un momento di meditazione e preghiera.
I sacri monti
Definire i Sacri Monti non è così facile come sembra. Architettonicamente si tratta di complessi religiosi normalmente situati in luoghi elevati come colli o montagne composti da un numero variabile di cappelle o edicole, all’interno delle quali pitture o sculture raccontano le vite e i misteri di Cristo, della Madonna e dei Santi. Nel loro insieme però, accanto all’indubbio valore artistico e storico delle opere artistiche presenti, non bisogna dimenticare la loro reale funzione
In Italia questi siti iniziano a svilupparsi dalla fine del Quattrocento, e mano a mano alle cappelle devozionali vengono affiancati anche chiese e ospizi per dare dimora ai pellegrini. Collocati su alture immerse nella natura spesso isolate dalle zone più cittadine, prevedono un percorso da percorrere per raggiungerne la sommità, che rappresenta il pellegrinaggio. In Europa se ne contano parecchi, alcuni di notevole interesse storico, artistico e spirituale, inseriti nella lista dei beni tutelati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
Il Piemonte è una delle regioni con il maggio numero di siti Patrimonio Unesco. A tal proposito potresti trovare interessante questo nostro articolo nei quali troverai siti Unesco e curiosità piemontesi da scoprire.
I sacri monti in Piemonte
In Piemonte si contano ben sette sacri monti disseminati tra le valli alpine, la pianura, le zone lacustri e le colline: Varallo, Orta, Crea, Oropa, Belmonte, Ghiffa, Domodossola. Tutti sono stati inseriti nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, assieme ai due situati in Lombardia, a Varese e Ossuccio.
Creati grazie alle opere di artisti del tardo Rinascimento e del Barocco Italiano fino ad arrivare al XIX secolo, sono simultaneamente luoghi di fede e di cultura. Integrati perfettamente nel paesaggio che li accoglie, hanno contribuito ad un’elevazione spirituale di tutta la regione.
Il primo ad essere edificato è stato il Sacro Monte di Varallo.
Il sacro monte di Varallo
Varallo è una piccola cittadina della Valsesia che ospita su un’altura, il Sacro Monte: questo splendido sito artistico spirituale nasce grazie al progetto della fine del XV secolo del frate francescano Bernardino Caimi custode del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Egli volle che su di esso venissero riprodotti i luoghi santi e la vita di Gesù. Le prime costruzioni ad essere installate furono la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il relativo convento che avrebbero ospitato i frati francescani, e nel corso dei secoli piano piano furono completare le altre installazioni. Il tutto utilizzando in gran parte i materiali tipici della Valsesia, l’esperienza di moltissimi artisti della zona, e le planimetrie dei santuari della Palestina.
I nomi degli artisti e delle figure laiche e religiose che nel corso dei secoli si sono avvicendate nello sviluppo e nel miglioramento del sito, sono illustri: Gaudenzio Ferrari, il perugino Galeazzo Alessi, il vescovo di Novara Carlo Bascapè, l’architetto scultore valsesiano Giovanni d’Enrico e suo fratello Antonio, fino ad arrivare ai giorni nostri con il passaggio nel 2012 della gestione all’Ente di Gestione dei Sacri Monti della Regione Piemonte, grazie al quale la tutela e la conservazione del complesso sono garantiti.
Il Sacro Monte è concepito come un sito circondato da mura e composto da vie, piazzette, giardini, cappelle e la basilica. Le cappelle sono 44, numerate e distribuite lungo il percorso, nel cui interno sono ammirabili le scene che raccontano la storia di Gesù tramite centinaia di statue e sculture lignee e di terracotta grandi come persone, molto realistiche e d’impatto, migliaia di dipinti, affreschi e immagini sacre. Questo complesso architettonico è chiamato Gran Teatro Montano, come dal titolo del saggio dello scrittore esperto di arte Giovanni Testori, nel quale racconta della magia e dell’eredità artistica di questo luogo.
Nel piazzale maggiore del sito si trova la Basilica dell’Assunta, con la sua facciata di marmo bianco. In un livello inferiore della Basilica si può ammirare la teca con la statua lignea della Madonna dormiente probabilmente opera del Gaudenzio Ferrari. Inoltre statue in terracotta molto colorate la decorano nel suo insieme. La Basilica è considerata come l’ultima delle stazioni del pellegrinaggio.
Dai diversi punti panoramici del sito si possono osservare la valle sottostante con il Sesia e le Alpi con un pezzo del Monte Rosa.
Il percorso spirituale è arricchito anche dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie situata in basso, in prossimità della salita al Sacro Monte. Considerata la chiesa più importante di Varallo è stata costruita per volere di Bernardino Caimi. Essa custodisce al suo interno un’opera valsesiana spettacolare: la Parete Gaudenziana, un affresco di circa 80 mq di Gaudenzio Ferrari che illustra alcuni momenti della vita di Gesù.
Salita al sacro monte di Varallo, parcheggi, servizi
Il Sacro Monte è raggiungibile:
- a piedi tramite un sentiero ciottolato tipico del pellegrinaggio
- tramite la strada carrozzabile
- tramite la Funivia panoramica di Varallo, che dal 1935 percorre i 200 metri di dislivello con una pendenza del 100% così da essere considerata la funivia più ripida d’Europa; la funivia è utilizzabile anche dalle persone con ridotta o diversa mobilità.
Nei locali della funivia si trova anche un ufficio informazioni e prenotazioni di visite guidate. Sono molte le iniziative che possono interessare il turista durante il corso dell’anno.
Nei dintorni ci sono parcheggi liberi nella zona bassa vicino alla partenza della funivia, e a pagamento giusto fuori dall’entrata al complesso del Sacro Monte, così come aree di sosta camper.
Sul luogo sono presenti anche due alberghi ristoranti e delle aree picnic; di seguito alcuni link utili:
Vecchio albergo Sacro Monte e La casa del Pellegrino.
Turismo sostenibile e spirituale
E’ molto difficile descrivere luoghi come questi. Per chi conosce la tipologia di offerta, è più immediato immedesimarsi e comprendere quanta bellezza racchiudono. Storia, arte, religione, spiritualità, pace, meditazione, cultura, sono solo alcune delle peculiarità che contraddistinguono i Sacri Monti. Se in un passato non troppo lontano, quello a cavallo tra il 1940 e il 1980 sono stati un po’ trascurati e dimenticati, oggi grazie a campagne e progetti di valorizzazione e conoscenza, stanno riconquistando il posto che meritano, anche se con difficoltà visto l’enorme mole di lavoro di restauro e mantenimento che richiede ogni singola parte del sito.
Sono comunque luoghi perfetti per un turismo sensibile, attento, spirituale e di pellegrinaggio e percorso interiore, ma anche di immersione nella natura circostante che è bellissima e lussureggiante.
Per i bambini rappresentano un momento di crescita sia spirituale che culturale.
Il sito e la zona circostante sono bellissimi tutto l’anno, con possibilità di attività diversificate in base alle stagioni.
Il consiglio è, se possibile, visitare anche gli altri Sacri Monti, per poter beneficiare di tutta la panoramica spirituale e culturale della regione.