Da sempre considerato un nemico per l’uomo il lupo in Italia è stato erroneamente vittima di una persecuzione massiccia che, accompagnata da un forte disboscamento delle foreste, negli anni ’70 ha rischiato di causarne addirittura l’estinzione. Sparito quindi quasi totalmente dalle nostre scene, grazie a campagne di ripopolamento e protezione della specie, dagli anni ’90 è tornato ed ha riconquistato da tempo parte del suo habitat naturale. Attualmente è ben distribuito in tutta la penisola.
Il Centro Uomini e Lupi in Piemonte
Situato presso la sede operativa del Parco delle Alpi Marittime, ad Entracque in provincia di Cuneo, il Centro Faunistico Uomini e Lupi per permettere a chi decide di visitarlo, la possibilità di ampliare la propria conoscenza di questo animale, delle sue caratteristiche, delle sue abitudini e delle curiosità che ruotano attorno al mistero che si porta dietro dal passato, ma che nella realtà risulta essere piuttosto differente.
Piemonte e il lupo
Le sue dimensioni sono circa quelle del pastore tedesco, possiede un manto che d’estate è poco folto e tendenzialmente marrone che vira al rossiccio mentre in inverno si tramuta in grigiastro con zone più scure sul dorso.
Ama vivere nelle zone montane, nelle quali si può riparare e proteggere, vive in gruppo ed è sostanzialmente un carnivoro anche se occasionalmente può cibarsi anche di altro per sopravvivere.
La sua funzione
La sua funzione è quindi più educativa che semplicemente illustrativa. Tra i percorsi di tipo più museale ed espositivo offerti, pensati anche per un pubblico di bambini giovane o addirittura giovanissimo, spicca senz’altro la dimensione osservativa degli animali ospiti del Centro resa possibile dal percorso a piedi nell’area territoriale protetta alla ricerca degli esemplari che ci vivono. La somma di questi elementi permette al visitatore di farsi un’opinione cosciente sul lupo, basata su argomentazioni faunistiche, naturalistiche e scientifiche reali e non solo su quelle riportate o favoleggiate.
E’ fondamentale ricordare che gli esemplari accolti nel Centro sono particolari, nel senso che si tratta di animali ammalati o vittime di incidenti e che quindi non avrebbero nessuna chance di sopravvivere nei boschi. Inoltre ve ne sono alcuni nati in cattività e quindi impossibilitati a restare in vita se lasciati liberi all’esterno. Sono tutti esemplari di Canis lupus italicus, sottospecie del lupo grigio.
Le torrette di avvistamento
Il territorio a loro disposizione è di 8 ettari ed è suddiviso in zone dove i lupi sono distribuiti equamente. Da una torretta centrale accessibile a tutti e un altro paio di postazioni raggiungibili con una visita guidata, ci si affaccia su una grande porzione del territorio nel quale è possibile avvistare i lupi che vivono tranquilli e indisturbati. E’ bene sottolineare la sola possibilità di vedere gli animali, in quanto essi fortunatamente non risiedono in uno spazio espositivo, ma l’habitat a loro disposizione è di reale accoglienza nella natura: di conseguenza sono liberi di nascondersi, vivere indisturbati e decidere se farsi vedere oppure no.
La sede museale
La sede del Centro faunistico Uomini e Lupi consta anche di una seconda area di esposizione di tipo più museale che ha sede proprio ad Entracque. Al suo interno l’esposizione è dedicata al rapporto che intercorre tra l’uomo e il lupo.
Un’esperienza per tutti
Dalla giornata passata a documentarci sui lupi, abbiamo invece imparato molte cose che non pensavamo fossero così. Ad esempio abbiamo scoperto che il lupo non attacca l’uomo in quanto lo teme moltissimo, inoltre è una razza sottoposta ad una mortalità così alta che gli abbattimenti selvaggi poco servono, se non a risolvere situazioni veramente molto estreme. Il lupo predilige la selvaggina e attacca gli animali domestici o da fattoria come le pecore solo se non protette adeguatamente, è un animale sociale e ama la sua famiglia e la difende come può.
Ulteriore fatto importante da tenere presente è che se è vero che un cane libero in presenza di un branco di lupi è in pericolo, altrettanto vero è che un cane può causare molti problemi di salute al lupo, trasmettendogli malattie tipo il cimurro e la rogna. Ma il vero colpo di grazia avviene in caso di accoppiamento accidentalmente di un lupo con un cane: i cuccioli liberi in natura saranno ibridi e perderanno la capacità di adattamento istintuale e non riusciranno a sopravvivere.
Il mio consiglio è di visitare di tanto in tanto luoghi come questo: sono istruttivi, interessanti, ci rendono consci di molti errori commessi a scapito di altre specie che vivono in mezzo a noi, e ci danno la possibilità di imparare a rispettare le altre creature.
Portateci i bambini. Vivranno un’esperienza altamente educativa fuori dal solito. Fuori dal mondo irreale nel quale oggi spesso si rifugiano, impareranno a conoscere la creatura fantastica delle favole, getteranno le basi per essere persone migliori ed eviteranno molti degli errori che la nostra generazione ha compiuto nei confronti della natura oggi da noi tanto sconvolta.
Se ti piace il Piemonte e vuoi un altro interessante luogo da esplorare in provincia di Cuneo ti suggerisco di visitare Castelmagno dove ti aspetta il Re dei formaggi. Non mancarlo.
E fammi sapere se hai visto i lupi di Entracque!