La Regione Piemonte è terra di eccellenze, luoghi spettacolari e patrimoni storico culturali stupefacenti. Alcuni di questi luoghi sono così eccezionali e straordinari da essere inseriti nelle liste dei patrimoni UNESCO a testimonianza di un glorioso passato ed esempio straordinario dai quali trarre ispirazione per la nostra generazione e quelle future.
I 16 siti piemontesi Patrimonio UNESCO da scoprire
La Regione Piemonte vanta ben 16 elementi iscritti nelle liste UNESCO. Un numero davvero importante che mi ha incuriosito così tanto da spingermi a documentarmi a fondo.
Ho visitato molti di questi luoghi in questi anni, ma di altri invece non avevo mai sentito parlare né tantomeno ero a conoscenza del fatto che nelle liste UNESCO ci fossero anche beni immateriali e oasi naturali.
Grazie a questo approfondimento ti porterò a conoscere queste testimonianze uniche ed esempi straordinari dai quali trarre ispirazione.
Il Patrimonio UNESCO
Prima di dare un’occhiata alla situazione piemontese, vorrei solo fare un breve aggiornamento sull’UNESCO e le sue liste di beni patrimonio dell’umanità.
La ricchezza di ciò che ci è stato tramandato, in termini strutturali, culturali e naturali, è fonte di vita ed ispirazione per tutti. Questa eredità, storia di un passato che ci appartiene, con la sua conservazione, tutela e trasmissione è fondamentale per noi tutti affinché si mantenga vivo quel fortissimo senso di appartenenza che è la nostra identità.
Uno degli obiettivi principali dell’UNESCO è mettere in atto tutte le mosse possibili affinché sia garantita la trasmissione del patrimonio culturale di generazione in generazione. I beni oggetto di questo riconoscimento sono iscritti in liste diverse a seconda del loro ruolo.
Le Liste UNESCO con relativi progetti sono 5 e attraversano la storia, la cultura, la spiritualità, le tradizioni, l’enogastronomia e la natura. Ecco quindi un piccolo sguardo d’insieme.
- Lista Patrimonio Mondiale WHL: nella quale si trovano i siti che giocano un ruolo fondamentale nell’industria culturale in termini sia di visione creativa che di sviluppo urbano
- Lista Patrimonio Culturale Immateriale: comprendente le tradizioni che, costantemente riproposte all’interno di una comunità di una certa zona, rappresentano la creatività umana
- Lista Riserve della Biosfera: luoghi speciali che rappresentano il raggiungimento di un rapporto di equilibrio stabile tra uomo e ambiente, la tutela delle biodiversità e lo sviluppo sostenibile
- Lista dei Geoparchi Mondiali UNESCO: ovvero le aree geografiche gestite per preservare le diversità e promuovere le conservazioni
- Lista UNESCO Creative Cities: si tratta di città che grazie alla loro creatività si sono affermate come motore del loro sviluppo economico in base a diversi settori culturali
I siti UNESCO in Piemonte
I siti materiali ed immateriali piemontesi iscritti nelle liste UNESCO che ho brevemente presentato, sono ben 16. Eccoli elencati e suddivisi in base alle liste di appartenenza:
- 5 siti Patrimonio Mondiale WHL: le Residenze Sabaude, i Sacri Monti , i Siti Palafitticoli preistorici dell’arco alpino, i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, Ivrea Città Industriale del XX secolo
- 3 Riserve della Biosfera: biosfera Collina Po, Ticino Val Grande Verbano, Monviso
- 1 Geoparco: Geoparco Sesia e Val Grande
- 3 Città Creative: Torino per il design, Alba per la gastronomia, Biella per l’artigianato e l’arte popolare
- 4 attività riconosciute come Beni Immateriali: l’arte delle costruzioni in pietra a secco, le conoscenze e tecniche dell’alpinismo, l’arte musicale dei suonatori del corno da caccia, la cerca e cavatura dei tartufi
World Tourism Event
In occasione della quattordicesima edizione del World Tourism Event del 2023, si è parlato molto di cambiamenti climatici e sostenibilità.
Quest’anno è stata proprio la nostra Torino ad avere l’onore di ospitare questo grandioso evento mondiale. I locali che lo hanno visto prendere vita, sono quelli del fantastico Museo del Risorgimento italiano della città.
IL WTE è sempre importantissimo per la promozione dei territori e delle tradizioni, e la partecipazioni di moltissime regioni italiane e di paesi da tutto il mondo, ne è la conferma.
Con i suoi 58 siti UNESCO, e il riconoscimento che gode nel mondo in materia di turismo, l’Italia ha molto a cuore questi temi. E ancor di più la regione Piemonte con tutti i suoi siti patrimonio dell’umanità da preservare.
L’Italia ha passato il testimone di rappresentanza proprio alla regione Piemonte per poter lanciare la sfida di promozione del turismo sostenibile e consapevole nei Siti Unesco e concentrare l’interesse su come gestire l’overtourism.
Tutto l’ampio spazio che è stato dato alla nostra regione per presentare il suo patrimonio non solo strutturale ma anche immateriale, è stato un momento importantissimo per favorire la promozione del territorio piemontese e della sua cultura a livello sia nazionale che mondiale.
Durante l’evento si sono potuti incontrare e confrontare non solo gli addetti ai lavori o le istituzioni ma anche le persone interessate a conoscere i luoghi e le tradizioni particolari di ognuno di essi, il tutto nell’ottica della conservazione e dello sviluppo di un turismo più sostenibile, consapevole e orientato alla gestione efficace dei movimenti di massa che si stanno purtroppo verificando negli ultimi periodi.
UNESCO e Slow Travel
Noi abbiamo deciso di praticare lo slow travel proprio perché negli anni ci siamo resi conto di come i grandi spostamenti di massa e la perdita del rispetto dei luoghi siano, e siano stati, piuttosto impattanti sui diversi territori.
La comprensione dell’importanza di promuovere e praticare un turismo più sostenibile dovrebbe essere l’inizio per trovare soluzioni che rendano i flussi turistici meno invasivi. Senza però limitare le persone nel desiderio di viaggiare.
Argomento a parte ma molto spinoso è poi quello relativo al rispetto di luoghi, tradizioni e strutture. Senza addentrarmi su concetti specifici che lascio agli addetti ai lavori, mi vengono in mente gli imbrattatori di opere, l’utilizzo di monumenti come parchi gioco, la gestione dei rifiuti, la totale noncuranza del patrimonio comune.
Ritengo siano sempre fondamentali lo stimolo educativo rivolto ai più giovani, le campagne di valorizzazione e promozione turistica CREDIBILI e non la ricerca costante dello scoop pazzesco. Per spiegarmi meglio mi chiedo perché dare voce agli influencers più accreditati o addirittura stranieri nella promozione di tradizioni e territori quando poi sono gli stessi che si fanno un pranzo in cima ad una torre antica, che decidono di trasformare luoghi storici in qualcosa di poco sostenibile o che si muovono a bordo di mezzi molto inquinanti.
Questo è solo un mio piccolo sfogo, ma tutela e valorizzazione partono anche e soprattutto da questi pensieri. Credo che nel nostro piccolo possiamo iniziare a fare la differenza sensibilizzando le generazioni giovani che fanno parte delle nostre famiglie.
Una piccola onda che si propaga diventa uno tsunami. Se riesce a travolgere tutto con le abitudini sbagliate forse sarebbe meglio travolgere tutto con abitudini sane e rispettose.
Presto pubblicherò altri articoli più dettagliati sul Patrimonio UNESCO piemontese, grazie ai quali spero di continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela e della sostenibilità in viaggio.
Nel frattempo ti leggo volentieri nei commenti per sapere cosa ne pensi e se conosci già il Piemonte dal punto di vista dei riconoscimenti UNESCO.