15 consigli per il viaggio estivo on the road verso Capo Nord

Sommario

Capo Nord è la meta che sogni da tempo di raggiungere? È uno dei luoghi più affascinanti e selvaggi d’Europa, ma ci sono molte cose da sapere prima di intraprendere questo avventuroso viaggio on the road. Anche in estate! Una guida da leggere prima di decidere di partire.

15 consigli per il viaggio estivo on the road verso Capo Nord

Percorrere uno ad uno i chilometri che separano l’Italia da Capo Nord è sempre stato uno dei miei sogni di bambina. La fantasia non mi è mai mancata e i racconti strabilianti delle meraviglie di questo luogo hanno costellato il mio universo di sognatrice, creando in me un’attrazione irresistibile per questa misteriosa terra ai confini estremi dell’Europa settentrionale.

Ma c’è di più. Perché il sogno di arrivarci su strada si è così radicato in me da arrivare ad influenzare completamente i miei gusti in fatto di viaggi. Sarebbe facile prendere un aereo per giungere a destinazione. Ma percorrere le distanze il più possibile via terra? Questo sì che si può considerare esperienza di viaggio consapevole.

Nonostante però Capo Nord sia sempre stato in cima alla mia travel list, non ho mai avuto il coraggio di intraprendere l’avventura. Fino a quando Gibi si è deciso e mi ha detto: “Saltiamo sul camper e facciamolo. Andiamo a Magerøya e tocchiamo Capo Nord!”. Inutile dire che siamo partiti e l’avventura è stata eccezionale.

A questo punto ci sono 15 consigli e considerazioni fondamentali che voglio condividere con te che vuoi provare questa esperienza unica. Partiamo!

Perché visitare Capo Nord

I luoghi che più adoro visitare sono nel nord Europa, dove clima, cultura e popoli sono molto diversi dai nostri. La mia passione mi spinge verso queste terre spesso considerate fredde ed inospitali ma che in realtà sono uno scrigno che custodisce inestimabili gioielli naturalistici e culturali e un’anima calda e amichevole.

Nella mia esperienza il desiderio di arrivare a Capo Nord non ha mai avuto nulla a che fare con il vedere il monumento o mettere un bandierina sul mappamondo virtuale dei miei viaggi. E’ stata più la voglia di attraversare la tundra, scoprire i segreti che nasconde e sentirmi parte di un mondo così diverso dal nostro a far scattare la molla.

Quello che sto per condividere è quindi frutto di un percorso di viaggio più che un itinerario, attraverso il quale ho potuto sperimentare cosa significa vivere ai confini della Terra.

Capo Nord: 15 consigli per un viaggio estivo on the road

Ero già stata in Norvegia, Islanda, Finlandia, Lapponia e Svezia ma fino ai confini più settentrionali dell’Europa continentale no. La nostra avventura entusiasmante ha avuto inizio a giugno.

Posso assicurare che tutto ciò che fino ad allora avevo solo immaginato era solo una piccola parte di quanto mi stava aspettando. Finalmente adesso so cos’è che di questo luogo remoto attira ogni anno più di 300.000 visitatori. Ma soprattutto cos’è che ha fatto battere così forte il mio cuore di bambina esploratrice.

Ma veniamo a ciò che bisogna sapere prima di decidere di guidare fino a Capo Nord partendo dall’Italia.

Quanti chilometri dista

Il viaggio è molto lungo. Se si parte dal nord Italia, nel nostro caso dal Piemonte, i km da percorrere sono ben 4.000. Chilometro più chilometro meno. A questi bisogna aggiungere quelli in base alla regione di partenza.

Questo dato è importante ed è quello che fa capire:

  • quanti giorni sono necessari per arrivare
  • quanti giorni ci si vuole fermare sull’isola
  • quanti giorni sono necessari per ritornare

Non sono dati standard perché dipendono:

  • dalla regione di partenza
  • dall’autonomia di guida da parte del pilota
  • da quanti giorni si dispone
  • da quanto a fondo si vuole visitare il luogo
  • da quante deviazioni si decide di effettuare

Quanti paesi si attraversano

Sono tante le nazioni che si devono attraversare: Francia per chi come noi abita nell’estremo nord ovest d’Italia, Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia che è il punto di arrivo. A questi bisogna aggiungere il traghetto che dalla Germania porta in Danimarca. Volendo si possono fare mille e più deviazioni, ma questa è la strada più breve e diretta.

Cosa sapere dei paesi che si attraversano

Ogni nazione ha le sue regole e conoscerle in anticipo è utile per evitare spiacevoli inconvenienti.

In Francia le autostrade si pagano e non sono proprio economiche, la Svizzera richiede per il suo attraversamento l’acquisto della vignetta annuale autostradale, la Germania non ha autostrade a pagamento così come la Danimarca e la Svezia anche se tra le due è bene attraversare il Ponte di Øresund a Malmö che è invece a pagamento.

Per questi paesi scaricando l’app Epass 24 il pagamento di alcuni pedaggi sarà automatico sulla carta di credito altrimenti, grazie a sistemi di lettura automatica della targa, la richiesta di pagamento verrà recapitata a casa e dovrà essere pagata on line. Ad ognuno la scelta.

La Svezia è lunghissima quindi necessita di almeno 2/3 giorni di viaggio. Per quanto riguarda la parte di Finlandia da attraversare invece i chilometri sono meno ma c’è da dire che le strade diventano progressivamente più piccole quindi i tempi di percorrenza si dilatano. Quando si giunge in Norvegia la situazione è la medesima e anche qui non si paga nulla. Se si decide invece di fare la strada più lunga e costeggiare tutta la costa ovest della Norvegia, allora bisognerà avere più tempo perché è lunghissima e su strade più ridotte.

La moneta

Indipendentemente dalla moneta in corso nei singoli paesi, in Scandinavia e nel resto dell’Europa del nord è possibile pagare tutto ma proprio tutto tramite i pagamenti elettronici, anche se le cifre sono piccolissime. Quindi molto comodo anche per il carburante, il break o altre spese varie.

Dove dormire durante il viaggio

Ovviamente chi viaggia in camper non avrà grandi problemi. Lungo le autostrade e le strade statali, ci sono tantissime aree di sosta. Alcune libere, alcune come semplici parcheggi e altre ben attrezzate sia per il carico che lo scarico. Anche i campeggi non mancano e tutti offrono buone condizioni e prezzi non troppo elevati.

Se si viaggia in macchina o in moto si potrà tranquillamente dormire in un motel autostradale o uscire dall’autostrada e trovare una miriade di sistemazioni più caratteristiche e vicinissime alle arterie principali. Attenzione a non farsi prendere la mano perché sono b&b, piccoli hotel, chalet e stanze così belle e caratteristiche che ci si vorrebbe fermare più giorni!

La luce continua

Dalla Danimarca in su in estate il sole inizia progressivamente a non tramontare più fino a superare il Circolo Polare Artico dove, in estate, è sempre giorno per alcuni mesi. Di notte è difficile dormire se non ti copri gli occhi o non fai buio il più possibile. Di per sé io ho trovato il fenomeno interessantissimo, ma la luce continua confonde moltissimo e rischi di non aver mai voglia di andare a dormire. A me è successo proprio così, ed è una delle esperienze di questo viaggio che più apprezzato.

La tundra

I territori sub artici sono nella tundra artica. Ti sei mai chiesto qual è l’aspetto della tundra? Non troverai alberi perché la tundra è una sterminata distesa di rocce, muschi, licheni e arbusti.

Nelle regioni subpolari la media annuale delle temperature è inferiore a zero gradi quindi la vegetazione non è come quella che conosciamo noi. Ma è proprio questa una delle caratteristiche che crea la magia di questi luoghi. Ti sembrerà di muoverti in uno di quei film di vichinghi o un videogame di troll e draghi.

Capo Nord è su un’isola

Ebbene sì! Non bisogna dimenticare che Capo Nord è su un’isola, non sulla terraferma. L’isola di Magerøya è separata dall’Europa continentale quindi bisogna arrivarci. E come? Attraversando quasi 7 chilometri di un tunnel sottomarino, il Nordkapptunnelen, che si immerge per 200 metri sotto il livello del mare e che tocca pendenze del 9% sia in salita che in discesa.

Proprio per la pendenza a volte sembra che davanti a te non ci sia strada ma un muro sul quale andrai a sbattere, ma in compenso è gratuito. In estate è sempre aperto mentre in inverno ci sono porte che si chiudono per evitare che l’acqua che scorre nelle pareti geli rendendolo inagibile e isolando Magerøya. Durante il gelo dei cancelli si aprono automaticamente solo quando un mezzo si avvicina all’imbocco.

Dove fare base su Magerøya

Honnisvåg è il posto giusto per fare base su Magerøya e per visitare Capo Nord. E’ la più settentrionale delle città norvegesi. Qui troverai ottime soluzioni in hotel molto belli e confortevoli, negozi e tutto quanto ti servirà per vivere tranquillamente.

In camper o tenda avrai ancora meno problemi in quanto il campeggio libero è permesso dappertutto in più ci sono campeggi un po’ fuori dalla città con servizi oppure altre soluzioni quali affittacamere, case, bungalow e sistemazioni nei villaggi dei pescatori. Tutti molto caratteristici e immersi nella natura. Anche qui se ti lasci guidare dalle emozioni rischi di trasferirti! Sembra inutile dire che il rispetto del luogo e della natura sono fondamentali, ma l’inciviltà è il lato distintivo dei nostri tempi! Ecco perché ci tengo a sottolineare il concetto.

Honningsvåg

Come accennato è la città più a nord della Norvegia. Quello che in apparenza sembra un grosso villaggio di pescatori in realtà è una città ben organizzata che offre anche qualche sobrio svago scandinavo.

Il mio consiglio è visitarla bene così da rendersi conto di come si svolgono le giornate a queste latitudini. Sull’articolo 12 cose da fare a Honningsvåg, troverai più dettagli e curiosità e ti stupirai che una cittadina così piccola possa offrire così tanto! C’è anche un interessante museo, il Nordkappmuseet, nel quale scoprire il passato e la storia di Magerøya prima che diventasse una meta turistica.

Capo Nord

Capo Nord sarà la meta simbolo da raggiungere dopo tanto viaggiare e si trova a poco più di 30 chilometri da Honningsvåg. Come ben puoi immaginare quando ci arriverai troverai il famoso monumento del globo. Ma potrai visitare l’area che è composta da tunnel, museo, monumenti, cappella di San Giovanni, caffè, ristorante, shop. Se ami comprare ricordini o prodotti tipici avrai l’imbarazzo della scelta.

Per visitare l’area completa c’è un biglietto da pagare che dà diritto anche al parcheggio sul quale potrai sostare anche 24 ore. Quest’ultimo è gratuito se non vuoi entrare nelle esposizioni. Questo è utile soprattutto per i camper che così potranno godersi in pace il sole di mezzanotte e guardare il panorama quando il cielo è più sereno. Prima di arrivare conviene controllare qui per tutte le informazioni generali di visita.

Ad ogni modo se ti fermerai un po’ sull’isola ti renderai conto che Capo Nord è solo la parte più turistica del luogo mentre il fascino e i segreti stanno proprio nell’isola in sé.

Il clima su Magerøya

Il tempo sull’isola è capriccioso. La zona si affaccia sul Mare di Barents quindi il clima è imprevedibile. Tra maggio e giugno noi abbiamo trovato una temperatura variabile tra 1 e 5 gradi centigradi.

La neve si può ancora scorgere su qualche altura e nel corso delle giornate, anzi delle ore, si può tranquillamente vivere l’alternanza di pioggia, nebbia, brutto tempo e sole tutto assieme. Basta vestirsi a cipolla e non c’è alcun problema. Fa parte dell’avventura.

Le renne

Troverai un sacco di renne su Mageroya. Ma non solo al pascolo bensì proprio ovunque. In estate le renne approfittano del risveglio della tundra per cibarsi degli arbusti che più adorano. Attraversano strade, villaggi, alture con i loro piccoli quindi bisognerà prestare molta attenzione a non far loro del male e non disturbarle.

Le renne sono quasi tutte di proprietà dei Sami, la popolazione indigena della zona. Te ne renderai conto perché molte sono marchiate oppure indossano coloratissimi collari. Nei mesi estivi si possono vedere un sacco di piccoli mai troppo lontani dalle loro mamme. Una mattina ne avevamo un gregge intero proprio attorno a noi in campeggio. Uno spettacolo!

Guidare su Magerøya

E’ piuttosto piacevole guidare sull’isola perché non ci sono tanti veicoli tutti assieme, anche se incontrerai camper, ciclisti, motociclisti ma anche tir e furgoni. Quindi l’attenzione è d’obbligo.

Attenzione al tempo che cambia velocemente in quanto nebbia ed eventuale strato di nevischio possono diventare pericolosi.

E’ molto bello condividere con altri viaggiatori le strade e l’emozione di arrivare fino a Capo Nord. Per alcuni di loro il viaggio è lunghissimo e anche stancante, soprattutto per i ciclisti, ma alla fine è un bel traguardo per tutti e la foto di rito scalda i cuori.

Capo Nord per chi ha problemi di mobilità

Non ci sono troppe limitazioni per chi ha problemi di mobilità perché il sito è abbastanza accessibile a tutti salvo in certe parti. Potrai usufruire gratuitamente di sedie a rotelle, ascensori e rampe che ti permetteranno di accedere alle parti interne visitabili.

E anche il monumento è accessibile anche se non proprio facilmente, quindi la foto di rito può essere garantita. Naturalmente la zona è rocciosa e naturale e zone complicate ce ne sono un bel po’, quindi sarà cura di ognuno prestare attenzione al terreno impegnativo ma soprattutto riconoscere i propri limiti, capacità e autonomia.

Il viaggio dei viaggi

Guidare fino in capo al mondo è più di un viaggio. Ma è anche più di un’avventura. Le terre che si attraversano sono culturalmente molto differenti dalle nostre, ma la sorpresa è la sobria e a tratti rude gentilezza delle persone che ci vivono, desiderose di far sentire noi stranieri come a casa, senza pregiudizi e invadenza.

Le differenze naturali e climatiche sono quelle che regalano magia ai luoghi da esplorare. Bisogna quindi arrivare preparati un po’ a tutto ma il viaggio è così bello che alla fine non te ne accorgi. Una volta entrati nello spirito artico tutto sembra normale e fila liscio.

Potrebbe interessarti anche l’articolo Cosa fare a Capo Nord e dintorni nel quale troverai una dettagliata descrizione dell’isola, delle sue bellezze e di cosa fare.

Dal punto di vista tecnologico direi che spesso qui è tutto più avanzato che da noi. Le condizioni rigide richiedono tecnologie complesse e speciali per permettere, a chi ci abita di non avere troppi problemi. E qui si sta benissimo.

Naturalmente si può arrivare anche in aereo o in nave, ma la nostra filosofia è questa. Viaggio lento e consapevolezza. Gli ingredienti per vivere emozioni ed esperienze che faranno parte dei tuoi ricordi per sempre. Per tornare a casa diversi da come si è partiti.

Ti ringrazio per aver letto il mio articolo. Come detto all’inizio sono a tua disposizione se hai curiosità o cose da chiedermi. Sarò felice di rispondere a tutto, anche solo ad un’emozione che spero di aver suscitato in te.

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